Il lupo buono e il Lupo cattivo che esistono nel nostro essere, nell’universo interiore di ognuno di noi (IV)
del professore di yoga Gregorian Bivolaru
L’importanza immensa di scelte sagge, benefiche
Questi studi, queste ricerche realizzati dai neurologi evidenziano che non è mai indifferente per noi ciò che pensiamo, ciò che sentiamo, ciò che viviamo. Non è mai lo stesso vivere uno stato costante, travolgente di amore o sentire uno stato furibondo, disperato ed infinito di odio.
Considerando questi aspetti, diventa possibile rendersi conto del valore della storia significativa sul lupo buono e il lupo cattivo che esistono nell’universo di ogni essere umano comune.
Nel caso dei rari esseri umani che hanno raggiunto un elevato stato di saggezza, che hanno divinizzato l’essere, si può dire che nel loro universo interiore è rimasto per sempre solo il lupo buono, poiché il lupo cattivo alla fine è morto di fame, poiché non è stato mai nutrito.
Proprio per questo, ognuno di noi può trarre un insegnamento valido da questa storia significativa, e, quando ci lasciamo accaparrare da vissuti malefici, come l’odio, la cattiveria, l’invidia, la malevolenza, il desiderio di vendetta, i risentimenti, il sadismo, il pessimismo ecc. ecc., sarebbe sempre necessario renderci conto che, scegliendo di compiacerci in tali stati, in simili sentimenti, in simili vissuti nefasti, alimentiamo sempre e facciamo crescere (o non lasciamo mai morire di fame) il lupo cattivo.
E nel caso in cui alimentiamo di volta in volta, quando il lupo cattivo, quando il lupo buono, facciamo così in modo che il nostro universo interiore sia e rimanga incessantemente un campo di battaglia, in cui la guerra fra i due lupi non avrà mai fine. Quando guardiamo con attenzione attorno a noi, scopriamo che c’è della povera gente che nutre quasi in modo uguale, potremmo dire, sia il lupo cattivo che il lupo buono. E per questo simili esseri umani fanno per tutta la vita passi indietro e si domandano in modo sciocco perché hanno un destino di sofferenza, di avversità, di tormenti e di dolore che non finisce mai.
Specialmente quei poveri esseri umani che affondano in stati di cecità spirituale, che cadono, volta per volta, davanti a certe prove spirituali o test importanti, sprofondano poi nell’abisso infernale che si apre nel loro universo interiore e regrediscono poi in stati demoniaci evidenti, terribili e scivolano poi sempre più a fondo in quegli abissi infernali, fino a quando superano un certo limite e collassano in spaventosi stati satanici.
In simili situazioni terribili, si può dire che muore il lupo buono, mentre al contrario il lupo cattivo rimane grande, potente e trionfatore (ma quel trionfo è spaventoso). E quando appare un crollo così terribile, questo è sempre il risultato di una scelta sciocca, non ispirata da Dio, che quell’essere umano ha fatto e che lo ha portato in questo stato terribile, nello stato satanico.
In questo modo diventa possibile rendersi conto come è apparso Satana, come è apparso Lucifero, come sono apparsi i demoni, come sono apparsi i diavoli. Nel loro caso è evidente, per chi è intelligente, intuitivo e pieno di buon senso, che il male immenso che si trova in loro è stato abbracciato, è stato accettato ed ecco che questo male non è altro che l’assenza completa ed incessante del bene.
Considerando queste alternative che possiamo scegliere, è bene stare attenti, momento per momento, e, quando veniamo tentati, quando siamo indotti in tentazione, è necessario che ci rendiamo conto immediatamente, con grande lucidità, che se scegliamo il male, se ci compiaciamo poi a viverlo sempre più spesso ed arriviamo persino ad abituarci ad esso, in questo modo realizziamo sempre un patto tacito di collaborazione, di nutrimento, di sviluppo e di crescita solo del lupo cattivo che esiste in noi. In questo modo, non facciamo altro che far morire di fame, rendere anemico e diminuire la forza del lupo buono che esiste in noi, fino a che non muore, così come nel caso degli esseri umani che scivolano in stati satanici.
Rivelazioni sugli strumenti insidiosi dei demoni
Quando guardiamo con molta attenzione, con lucidità, con distacco, ad alcuni dei nostri colleghi che avevano iniziato una volta, all’inizio, questa via su cui ci troviamo anche noi, diventa possibile scoprire che alcuni di loro sono caduti in certe prove o test spirituali importanti ed in alcuni di loro sono apparsi e cresciuti ed iniziano già a dare frutti velenosi i semi degli stati demoniaci.
Proprio per questo, questi poveri esseri umani in cui, quando sono arrivati su questa via spirituale, esistevano ancora buon senso, buona volontà e bontà, ora si trovano in una triste ipostasi ed il loro comportamento di tutti i giorni evidenzia, ad una analisi attenta, un’immensa insensibilità, un egoismo feroce, un’infatuazione spirituale, megalomania, orgoglio spirituale esacerbato, cecità spirituale ed altre debolezze che sono evidenti sia per noi, che per esseri umani pieni di buon senso e che si sono trasformati molto avanzando su questa via spirituale. Questi esseri umani sono già ciechi, hanno il cuore di pietra, sono infidi, sono perversi, sono perfidi, sono ipocriti e, a causa dello stato demoniaco in cui sprofondano sempre di più ogni giorno che passa, sono quasi incapaci di rendersi conto della condizione tragica in cui si trovano.
Anche se si attira l’attenzione su questo, simili esseri umani reagiscono con odio, manifestano risentimento ed il loro comportamento evidenzia quanto più chiaramente possibile, inimicizia, cattiveria, criticismo esacerbato e persistenza quasi ossessiva di giudizi critici, maligni, accusatori.
Tali povere creature sono eternamente insoddisfatte e non sono neanche in grado di scoprire l’1% di qualcosa di buono sulla via spirituale su cui si trovavano e che poi hanno lasciato, ritrovandosi, poco tempo dopo, pieni di odio ostinato ed incessante sia contro la guida spirituale, che contro tutti gli insegnamenti che gli sono stati messi a disposizione.
E, poiché diventano strumenti del demonio, cercano poi, con tutti i mezzi di cui dispongono, di distruggere, di fare in modo perfido quanto più male, di seminare la zizzania dei loro dubbi demoniaci, aberranti, negli animi degli sciocchi ingenui, ricettivi e disposti ad ascoltarli.
Simili poveri esseri umani giocano il ruolo funesto, in modo evidentemente malefico, di catalizzatori insidiosi degli stati strazianti del dubbio demoniaco, che cercano di seminare con abilità negli esseri e nelle anime degli ingenui, con l’aria perfida di voler sempre il loro bene.
Ecco cosa diceva il grande saggio Lao Tse su simili esseri umani demoniaci, bloccati da dubbi demoniaci che sono diventati certezze, scettici, sempre ingrati, detrattori, cinici, insolenti, infidi, oscuri, infatuati, codardi, ostili, insinuanti, che esistono qua e là fra voi e che sparano negli angoli o nelle orecchie di chi è disposto ad ascoltarli: ,”Non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire e non esiste peggior cieco di colui che non vuol vedere”.
Simili poveri esseri umani non usano più le orecchie per ascoltare qualcosa di buono. Non usano più gli occhi per scoprire o per osservare qualcosa di bello. Simili perduti giudicano quasi sempre tutti gli altri secondo la loro propria perversità e sono incapaci di vedere anche il minimo bene o qualsiasi trasformazione spirituale, anche media, negli esseri umani che avanzano e tuttavia si trasformano al loro ritmo su questa via spirituale.
Non è affatto casuale che questi vagabondi promuovano il buddismo invece del sistema yoga, che glorificano e lodano fino alla nausea, per quanto, in realtà, non l’abbiano neanche studiato con attenzione.
Questi vagabondi sono attratti come mosche dal buddismo perché in questa corrente che è unanimemente considerata come un’eresia in India, non si parla mai di Dio. Questa assenza evidente e non casuale di Dio nel buddismo ha fatto in modo che alcuni adepti di questa via dichiarassero, con ridicolo candore, che il buddismo è una religione senza Dio. Affermando ciò, questi non fanno altro che testimoniare il vuoto che esiste nel buddismo. Se diverranno coscienti che, di fatto, il termine religione proviene dal termine latino religo, che significa “unire”, “legare”, potrebbero rendersi conto, allo stesso modo, che il buddismo non riconosce Dio, e quindi questa connessione, questa unione con Dio non si realizza. E se questa connessione con Dio non si realizza, sarebbe il caso che loro si chiedessero, naturalmente: “Se non ci lega, se non ci unisce a Dio, in realtà con cosa ci uniamo, con cosa ci connettiamo?”, perché là dove Dio viene respinto non si può parlare di una vera religione. Questa evidente contraddizione non può essere notata, resa consapevole dagli adepti di questa via che già si vantano che il buddismo è una religione senza Dio.
L’essere umano che ama in modo enorme e costante sarà poi amato in modo enorme e costante al momento opportuno
Al di fuori dei benefici che hanno evidenziato numerosi studi, anche neurologici, si è constatato per lo più anche un altro effetto sorprendente. Si è osservato che, sempre, quanto più siamo buoni, amorevoli, inclini al perdono, colmi di compassione, misericordiosi, tanto più generosi, benevoli, collaborativi diventeranno in breve tempo anche gli esseri umani intorno a noi.
La spiegazione di questo fenomeno, che ha sorpreso ed ha persino intrigato alcuni ricercatori, è che quando un essere umano innesca nel suo universo interiore processi di risonanza occulti benefici, forti e costanti, così da arrivare ad essere proprio un’abitudine, emanerà poi attorno a sé per un raggio di parecchi metri, un’influenza telepatica che veicola simili stati, simili sentimenti profondi benefici stenici, costruttivi ed induce, grazie al fatto di diventare come vettori potenti di forza benefica, una influenza contaminante sui generis; ma in questo caso non si tratta di una contaminazione nefasta, ma di una contaminazione benefica, che dà impulso ad altre persone a rispondere e manifestare stati simili.
Ecco che anche in questo senso i risultati di questi studi confermano ciò che alcuni saggi avevano detto migliaia di anni fa: “I rari esseri umani che amano in modo enorme e costante saranno poi amati dagli altri in modo costante ed enorme”.
Correlando queste scoperte realizzate dai neurologi, con la verità misteriosa espressa da questo aforisma che è sempre attuale, diventa possibile comprendere che i processi di risonanza occulta potenti, benefici, che appaiono quando un essere umano ama in modo costante, profondo e con forza, innescano poi attorno a lui un campo sottile di influenza telepatica, che stimola in modo spontaneo gli esseri umani a rispondere con amore, non necessariamente grande, ma tuttavia, attraverso la forza dell’esempio, viene catalizzata nell’universo interiore di quell’essere una reazione simile che lo determinerà, evidentemente in stretta connessione con le sue proprie possibilità, a reagire in una maniera affettuosa e ad esprimere in modo spontaneo un qualsiasi stato di amore.
In questo modo scopriamo che viene confermato un celebre detto che suona così : “Bene fai, bene trovi”.
Si può dire che un essere umano che ama con forza dà impulso all’essere umano davanti a lui a rispondere, quasi senza rendersene conto, al campo sottile telepatico dell’energia dell’amore, con uno stato simile di amore, che apparirà nel suo universo interiore attraverso la forza dell’esempio che gli viene offerto. L’essere umano che ama, in modo intenso, costante, è un esempio vivo, naturalmente emulativo, per quell’essere umano davanti a lui, che avrà la tendenza a reagire allo stesso modo.
Influenze pienamente benefiche, misteriose, delle donne armoniose, sensuali, affettuose, raffinate in cui fiorisce lo stato di Shakti
In occasione di questi studi è stato anche confermato direttamente anche un altro celebre detto che suona così: “Sempre, senza nessuna eccezione, la bellezza si trova prima di tutto negli occhi di chi guarda”.
In riferimento a questo aspetto, le ricerche che sono state realizzate hanno evidenziato che quando percepiamo sempre gli altri come buoni d’animo, misericordiosi, umani e sensibili ai nostri bisogni, allora il cervello genererà una reazione nettamente trasformata negli esseri che guardiamo in questo modo. Proprio per questo, la loro reazione interiore si trasformerà come per magia e essi reagiranno alla nostra presenza con simpatia, con buona volontà, con amabilità, con generosità.
Si è osservato che, in modo direttamente proporzionale con questa visione interiore, non appena guardiamo gli altri in un modo trasfiguratore, creatore, benefico, capaci di scoprire in loro qualità o doti che stanno per germogliare e poi crescere, provochiamo immediatamente dopo nel loro essere un sempre maggiore stato di generosità e di simpatia.
E tutto questo è conosciuto attualmente dagli psicologi e viene definito come una condizione per innescare con grande facilità stati di altruismo reciproco e di buona comprensione fra gli esseri umani.
Inoltre, in questo modo possiamo convincerci di una realtà misteriosa che si trova alla portata di ognuno di noi e che prova l’esistenza di fenomeni paranormali, come la telepatia, il carisma e l’empatia paranormale.
Tutto questo ci permette di comprendere, e soprattutto, ci aiuta a confermare queste verità attraverso il grammo di pratica. Tutto questo ci permette, allo stesso modo, di comprendere come si esercita in modo travolgente l’influenza misteriosa che emana da donne armoniose, sensuali, belle affettuose, considerate come molto sexy.
Allo stesso modo, questo fenomeno è anche straordinariamente potente nel caso di donne sensuali, armoniose, affettuose, raffinate, vitali che realizzano fusioni amorose che implicano ogni volta che venga realizzata con successo la continenza erotica amorosa. Questo è il fenomeno misterioso a cui alcuni di noi si riferiscono quando diciamo che “una mano lava l’altra”.
Di conseguenza, anche le ricerche di laboratorio, così come alcuni studi realizzati da psicologi, sono arrivati ad evidenziare che quando trattiamo gli altri con bontà, con buona volontà, con amabilità, con simpatia e con rispetto, anche alcuni esseri umani che hanno credenze del tutto diverse, avranno la tendenza spontanea a rispondere con molta più gentilezza, con più buona volontà, con più amabilità.
È evidente che in questo caso si crea una spirale ascendente sui generis che stimola spontaneamente, a livello del cervello, la zona della corteccia cingolata anteriore che, secondo le scoperte neurologiche, è una parte cruciale dei cosiddetti “cuori” del nostro cervello.
Vorrei, allo stesso tempo, dire che, quando ho preparato questa esposizione riferita a questo racconto pieno di significato, sono stato ispirato a fare un’analisi parallela sui generis che permetterà a coloro che sono interessati di identificare quali sono le caratteristiche che appaiono quando nutriamo spesso e in abbondanza sia il lupo buono che il lupo cattivo. In questo modo, ho identificato 322 caratteristiche. Queste caratteristiche saranno strutturate in una brochure che vedrà presto la luce. In questo modo, vi veniamo incontro per aiutarvi a scoprire facilmente quale dei due lupi avete alimentato nel vostro universo interiore.